Gli aiuti a Kiev ed il ruolo dell’ Italia( di Bruno Vespa)

Importantissimo il riconoscimento a Giorgia Meloni che con i temuti ondeggiamenti del Pd è ormai – purtroppo – l’unica ancora sicura nel mare ormai limaccioso della posizione italiana sul tema. Zelensky lo sa, ha accettato un amplissimo confronto televisivo condotto da chi scrive perché vuole parlare agli italiani e non si rassegna all’idea che una parte maggioritaria della nostra opinione pubblica smetterebbe domani mattina di mandargli gli aiuti.

Rispetto per formazione e per mestiere le opinioni degli altri. E mi spiace che non siamo stati capaci di spiegare agli italiani tre cose. 1. L’Ucraina è la porta di casa. La caduta di una democrazia sovrana in Europa ci riporterebbe indietro di 84 anni con conseguenze imprevedibili. 2. Senza i nostri aiuti l’Ucraina andrebbe avanti ugualmente grazie agli aiuti degli altri ben maggiori dei nostri. 3. La fine degli aiuti (anche militari) dell’Italia ci isolerebbe in Europa in un momento in cui abbiamo un disperato bisogno di unità e di solidarietà.

Con le elezioni dell’anno prossimo andranno formandosi in Europa nuovi equilibri. La Meloni aspira ad essere il cardine di una nuova alleanza ConservatoriPopolari al posto di PopolariSocialisti. Il bombardamento franco-spagnolo di questi giorni nasce da qui. Anche se non ce la facesse, l’Italia potrebbe avere un peso maggiore del passato. Perché giocarcelo?

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