La fantasia del genio anticipa matematica e fisica ( di Antonio Zichichi)

MATEMATICA, FISICHE E MOVIMENTI ANTICIPATORI: IL FASCINO DELLA MENTE DI GRANDI UOMINI

TUTTO IL SAPERE E’ COLLEGATO: E’ STATO UN ERRORE CREARE UNA DICOTOMIA FRA IL SETTORE SCIENTIFICO E QUELLO UMANISTICO

Le opere di Leonardo da Vinci stanno sulle vette più alte della creatività artistica e culturale. La genialità di Leonardo sta nella sua fantasia. La scienza doveva ancora nascere e la matematica non aveva ancora scoperto le proprietà dell’infinito. Nella fantasia di Leonardo c’erano le frontiere della fisica moderna e l’esistenza dell’infinito. Le opere di Leonardo sono la prova che la sua fantasia si regge su tre formidabili colonne che sarebbero state al centro dell’attenzione nei secoli a venire. La prima colonna riguarda la matematica le altre due la fisica.


IL GIOCO DI SCIENZA ED ARTE: DALLA CREATIVITA’ E DAL BALLO DEI SAPERI UMANISTICI E SCIENTIFICI NASCONO MIRACOLI

La matematica avrebbe scoperto le proprietà dell’infinito. Dal IV secolo a.C. in cui Aristotele accetta come sola possibilità l’infinito potenziale, bisogna aspettare più di 2000 anni per avere nel 1873 Georg Cantor che scopre l’esistenza di innumerevoli livelli di infinito. La creatività artistica e la razionalità matematica si fondono nel fascino di questa invenzione dell’intelletto umano. Che sia in gioco la fantasia lo dimostra un dettaglio di non poco rilievo: nell’immanente tutto appare finito, ma osservando e riflettendo sulle opere di Leonardo si è spinti a immaginare l’esistenza dell’infinito.

DISTRUGGERE E CREARE, FUOCO E LUCE, E LA SCIENZA CHE CONTROLLA LE INTUIZIONI DELL’ARTE

La fisica avrebbe scoperto che tutte le forze fondamentali nascono da un’unica forza. Nel corso di tanti millenni, tra le sfide intellettuali di massimo livello c’era il binomio fuoco-luce. La luce illumina. Il fuoco distrugge. Siccome nessuno sapeva produrre la luce senza avere prima il fuoco, sembrava inevitabile che si dovesse distruggere qualcosa al fine di produrre la luce che illumina. La fantasia del genere umano non era riuscita a immaginare che la luce potesse nascere dalle affascinanti proprietà dello spaziotempo. Osservando le opere di Leonardo siamo portati a immaginare che la luce deve essere strettamente legata alle proprietà dello spaziotempo. Le scoperte della scienza corroborano la fantasia di Leonardo.

IL SUPERMONDO- IL SUPERSPAZIO

POLARIZZAZIONE DEL VUOTO

La fisica avrebbe inoltre scoperto l’esistenza dei fenomeni «virtuali» che nessuno strumento riuscirà mai a osservare, pur essendo questi fenomeni rigorosamente riproducibili. La fisica dei fenomeni virtuali è nata negli anni Trenta del secolo Ventesimo, con la scoperta di un fenomeno che venne chiamato «polarizzazione del vuoto». È partendo da questo fenomeno virtuale che si è giunti all’enorme sviluppo della fisica virtuale. Si arriva così a immaginare, fra tutti i possibili fenomeni virtuali, anche la produzione del Big Bang. Oggi tutte le attività di frontiera della fisica alle massime energie si svolgono avendo come strumento teorico i fenomeni virtuali. Non sarebbe stato possibile, senza lo studio dei fenomeni virtuali, elaborare la struttura matematica che ci ha portato a proporre l’esistenza del supermondo, quindi del superspazio.


POLARIZZAZIONE DEL VUOTO: In teoria quantistica dei campi, ed in particolare in elettrodinamica quantistica, la polarizzazione del vuoto descrive un processo nel quale un campo elettromagnetico di fondo produce coppie di elettroni e positroni virtuali che cambiano la distribuzione di cariche e correnti che hanno generato il campo elettromagnetico originale.

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