Il click interiore( di Radio Deejay.it)

Spunto—-reazione a catena

Quando siamo in stallo o ci sentiamo sovrastati da un problema pensiamo di aver bisogno di rivoluzionare completamente la nostra vita. A volte invece basta un piccolo spunto per innescare una reazione a catena.

Proprio come un interruttore che con un “click” apre i circuiti, fa scorrere l’energia e illumina parti di noi che finora sono rimaste al buio.

Un “click” è dunque quel passaggio rivelatore che rende consapevole, sbatte sulla coscienza, sorprende la mente, si fa spazio nella memoria e resterà disponibile anche in futuro come strumento di crescita personale.

Uscire dalla zona di comfort

In ogni puntata di “Click: sviluppa il tuo potenziale”, la mental coach Nicoletta Romanazzi, specializzata in coaching sportivo (nel suo roster numerosi atleti olimpionici tra cui Marcell Jacobs, medaglia d’oro nel 100 mt piani ai Giochi di Tokyo 2020), vi spingerà fuori dalla zona di comfort con riflessioni e imperdibili esercizi pratici perché “per ottenere risultati nuovi è necessario imparare meccanismi mentali nuovi”.

Il podcast si trova in “One Podcast“, la neonata App dedicata ai podcast del Gruppo Gedi, dove trovate storie, informazione, musica, e spettacoli.

Nicoletta Romanazzi, l’intervista di Daniele Bossari: “Tutto quello che ci serve è dentro di noi”

Ospite de Il Boss del Weekend, il programma di Daniele BossariNicoletta Romanazzi ha presentato il suo podcast.
La prima puntata della serie audio si intitola: Come uscire dalla zona di comfort.

“I click interiori ci permettono di portare i cambiamenti che desideriamo nella nostra vita” ha detto in diretta e poi raccontato l’emozione per la medaglia di Marcell Jacobs alle Olimpiadi: “Ho pianto di gioia”. E’ stata proprio lei a “sbloccarlo” e ad aiutarlo ad arrivare ai risultati che desiderava. “Devo tantissimo alla mia mental coach” aveva infatti affermato Jacobs dopo l’oro a Tokyo.

Nella prima puntata del podcast, Nicoletta racconta proprio la sua esperienza con “l’uomo più veloce del mondo”.

Basta dire: sono fatto cosi'( e se in parte sei fatto male?)

“Il motivo per il quale Marcell ci ha messo così tanto a decidersi a intraprendere un percorso di coaching è perché si ripeteva ‘io sono fatto così’. Appena ha deciso di metterci in gioco è riuscito a superare i limiti autoimposti e a sentirsi comodo in situazioni che prima gli creavano una grande ansia”.

Infine la mental coach ha ricordato a Bossari: “Tutto quello che ci serve ce l’abbiamo dentro, con queste tecniche possiamo imparare a scegliere in che direzione portare la nostra vita”.

( FOTO: DECONCEPTOS.COM)

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