La forza dell’educazione( di David Taglieri)

Ugolini

Elena Ugolini sul Quotidiano Nazionale si interroga oggi su quali siano i percorsi migliori per garantire la crescita ed il miglioramento continuo dei piu’ giovani. Chiarisce con nettezza che uno strumento come Alexa potrà svolgere molteplici funzioni , ma non sarà in grado di scrutarli nelle profondità degli occhi o non avrà l’opportunità di abbracciarli, mai.

Si tratta di due azioni importantissime che mettono in risalto la concretezza ed il romanticismo dei sensi.

Nell’attualità l’eccesso di tecnologia puo’ disturbare la vista dagli orizzonti fondamentali: non bisogna essere riottosi, reticenti o retrogradi ma e’ funzionale allo stesso tempo rammentare che la modernità aiuta, puo’ rappresentare un sussidio necessario: anche se non sostituisce.

Crepet

Paolo Crepet nei suoi libri, ed anche in molti interventi presi da Tik Tok, mette spesso in evidenza quanto l’educazione e la conoscenza reale, intensa, profonda dei figli sia un argomento sottovalutato, da registrare, rivedere ed incanalare nella giusta direzione.

Mettendo in guardia alla stessa maniera dai piu’o meno famosi influencer che dispensano le regole per essere un buon genitori, i 10 punti, gli schemi e le formule che in qualunque trattato psichiatrico, psicologico o biologico non esistono.

Si cresce ogni giorno con i figli, nipoti, ci si mette in discussione, assecondando le loro inclinazioni, le loro passioni, non mortificando i sogni e contemporaneamente non rimuovendo la realtà.

Rise’

Claudio Rise’ su la Verità di qualche tempo fa dava la sua versione del rapporto fra educazione e crisi di valori: ‘La vera e grande emergenza italiana, madre sciagurata di tutte le altre, è il naufragio dell’educazione. Attenzione, non si tratta di buone maniere, ma di sostanza. Come dice l’etimologia della parola è qui in ballo la capacità di “ducere“, di condurre se stessi e gli altri; questa è l’educazione: saper guidare la propria vita e i rapporti con gli altri.

Ne va dell’ equilibrio psicologico e sociale: ne va della relazione che la persona ha con se’ stessa e con gli altri all’interno della società.

Convivere vuol dire anche condividere a tratti, ed a seconda delle sintonie, del terreno delle reciprocità costruire qualcosa insieme; si tratta di un secondo livello piu’ pregno, piu’ denso ed emozionale. Ad un primo step e’ urgente e indispensabile assicurare sempre il baluardo del rispetto.

Galimberti

Antonio di Dio su Ecointernazionale.com prende ad esempio l’insegnamento di Umberto Galimberti, quando afferma che la degenerazione che stiamo vivendo sorge da un momento centrale che va messo sotto la lente di ingrandimento: l’attuale superiorità dell’istruzione sull’educazione.

Dall’ educazione si possono formare i sentimenti, costituire e costruire in un work in progress ed in un cammino a tratti impervio, a tratti sereno.

Sentimenti, non pulsioni.

Per istruzione si intende il conferimento o l’acquisizione di elementi tesi ad una preparazione tecnica o culturale, mediante un insegnamento per lo più organico.

Educare e’ Abbracciare, mostrare il sentiero della vita, focalizzarne le ferite, le difficoltà e i vicoli accidentati.

Conducendo, guidando, aprendo varchi di esistenze.

Aggiungiamo che un cemento solido, forte, resistente e’ rappresentato dalla cultura che abbraccia entrambi i termini: nell’ educazione e nell’istruzione deve esistere la cultura che sparga al loro interno schegge di altalena mentale e di fondamenti classici, umanistici, scientifici, filosofici e via dicendo.

Anche l’arte puo’ contribuire ad entusiasmare, ad esistere, a guardare la vita con i colori dei pastelli, della musica, del palcoscenico per fare qualche esempio.

Lo sport educa al gioco di squadra, un unico obiettivo, tante forze in campo che non sono soltanto una logica somma, o una fredda sommatoria, ma un prodotto di intenzioni, talenti, sacrifici e abnegazione.

Malaisi

L’intelligenza emotiva può essere appresa al 99%, e questo è molto buono, perché non dipende dalla genetica o dall’ereditarietà “, ha detto lo psicologo Lucas Malaisi , presidente della Fondazione per l’educazione emotiva e promotore del disegno di legge nazionale di educazione emotiva, a Entremujeres Clarín . Da tempo insegue uno scopo che ritiene esiziale: le scuole incorporino l’educazione emotiva. La nomina e contempla quale strategia educativa per promuovere la salute e migliorare la qualità psicofisica della vita delle persone. “Lavoriamo per quei bambini che hanno un background genetico di impulsività, depressione, ansia o fobie, insegnandogli a gestirlo con abilità emotive e conoscenza di sé”.

Lo apprendiamo dal sito Educazioneemozionale.it: vanno bene gli schemi, le intenzioni ed i processi che portano alla pianificazione di vissuti e vite maggiormente gratificanti, emozionanti, ispirate alla civiltà ed al rispetto.

E’ opportuno allo stesso tempo recuperare la spontaneità, scavare nelle menti e nelle anime dei piu’ giovani, andare alla ricerca dei loro sogni e delle loro aspirazioni come sostiene sempre Crepet.

Il Cammino

Se poi nel corso del cammino si riescono a scoprire con allegria, leggerezza e la giusta profondità gli ingredienti della fede, della spiritualità, dei valori universali che hanno forgiato le vite di uomini e donne il percorso e’ completo e non rarefatto.

Il tema dell’educazione e’ centrale, dato che stiamo conducendo la nave Italia, Europa e Mondo, condurre le esistenze verso il ritorno alle regole basilari che non sono soltanto norme ma possono appassionarci all’apertura ed alla scoperta di mondi nuovi ed altri, ci dona delle possibilità infinite.

Il viaggio dei sensi, i voli in aereo o le scorribande sui binari dei treni, il battito d’ali delle pagine dei libri divengono affascinanti passioni che aprono la mente.

Tutto pero’ deve partire dal rispetto e dalla saggezza di antichi valori. Da quella base si innalza la piramide

( David Taglieri)

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