Il concetto di esplorazione nel diario di bordo( di David Taglieri)

Foto: RadioGold.it

Abbiamo visto e letto, dal nostro diario di bordo, l’opinione illustre dello psicoterapeuta e scrittore Claudio Risè che menziona ed allo stesso approfondisce la figura di Edgar Morin, sociologo e filosofo, il quale mette in guardia da un’epoca drammaticamente contraddistinta dalla quantità, dal profitto e dai numeri. Oramai e’ tutto un incasellare numeri, senza senso, senza profondità privando il periodo che stiamo vivendo del concetto di empatia, di solidarietà e comunità.

Lo stesso freddo assioma della produttività non tiene conto di un dato che e’ poi una piega della stessa storia: donando emozioni positive, collaborando nella coesione, alimentando il senso di comunità anche i conti stessi migliorano. Non dimenticando che uno degli elementi fondamentali della serenità e del benessere si sostanzia nella cooperazione felice, agevolando ambienti ( lavoro, famiglia, socialità) caratterizzati da uno Scopo, che non sia soltanto tangibilmente materiale.

La bellezza dei rapporti umani. le legittime aspirazioni, i sogni devono tenere le persone ancorate al terreno della realtà ma possono allo stesso tempo elevare la qualità della vita.

Morin, come spiega Risè, porta avanti una filosofia similrivoluzionaria, nell’accezione positiva, proponendo una Riforma delle condizioni lavorative e del Consumo.

Restituire alle vita umane il gusto, gli affetti, la convivialità, il sapore per i cibi naturali e per le relazioni genuine garantisce non soltanto un benessere interiore e comunitario ma anche un miglioramento in termini di risultati.

Ci riallacciamo allora al significativo contributo di Claudia Burgio su la Ragione che ci ha parlato di nuove idee per la scuola: Modena, centronord della Penisola, qui l’insegnante Francesca Corrado ha battezzato la scuola del fallimento. Il suddetto contesto didattico fa partire le sue fondamenta dalla volontà determinata e determinante di originare una sana cultura del fallimento, sdoganando una parola associata per troppo tempo a qualcosa di estremamente negativo.

L’ errore incarna un ruolo di elemento esploratore: dalle sconfitte ci si può rialzare e si può crescere. Spesso, aggiungiamo, la stessa istituzione scolastica nel corso della nostra cultura didattica ha messo alla gogna ogni sbaglio come un fattore tragico ed inestirpabile.

E’ importante alzarsi e rialzarsi, ma e’ fondamentale accettare la stessa caduta.

Considerando che il nozionismo italiano ragionato, argomentato e dialetticamente arricchito e’ il migliore al mondo dovremmo riconsiderare le metodologie per trasmetterlo e non sprecarlo: già nella lettura dei classici e del fiorente panorama umanistico che abbiamo a disposizione dovremmo acquisire tante lezioni di Vita. Sta nel delicato ruolo dell’insegnante la prerogativa di veicolarlo e renderlo solido nelle menti delle ragazze e dei ragazzi, un plauso alla professoressa per la sua iniziativa. Grow Different.

Come dice il poeta Markus Jaaskelainen bisogna avere il coraggio di chiudere gli occhi, recuperare la sana Lentezza e con ponderazione reagire: il tempo delle scelte porta con sè anche la volontà di ascoltare ed ascoltarsi. Isolarsi un attimo dai condizionamenti della società, consci od inconsci, per recuperare il dialogo con le emozioni.

Quello che ha fatto sicuramente l’insegnante modenese inventando un grido impetuoso nel tempio immusionito della teoria combinata del profitto e del risultato a tutti i costi.

Recuperare la meraviglia per il mondo in qualche maniera.

La meraviglia del tutto, quella scritta da Piero Angela in collaborazione con Massimo Polidoro, una conversazione profonda sulle tematiche dell’ Universo e degli esseri umani ripresa da Capital.it.

Ne ha parlato Polidoro con Radio Capital spiegando quanto nel personaggio di Piero Angela convivessero la passione per la Scienza e la Cultura e le emozioni nel trasmetterle: un altro aspetto che ci comunica il modo in cui il tutto e’ collegato e che la fredda divisione fra le branche del sapere e’, in realtà, figlia di acquisizioni errate.

Essere specializzati in un settore non impedisce l’esplorazione che può arricchire le differenti materie di competenza.

Nell’articolo, sul diario di bordo, trovate l’intervista podcast.

Esplorare, perlustrare in profondità le qualità ed i limiti, riconoscere gli errori, riconoscere lo stesso Fallimento, che come il dolore, fa parte della vita e si menziona oramai soltanto nel diritto.

Trovare un attimo per respirare profondamente e riconnettersi con l’Ascolto e la Lentezza: come dimostrano filosofi, psicologi, sociologi e donne ed uomini della cultura spesso silenziati, la stessa osannata produttività crescerebbe recuperando l’umanità ed un briciolo di umiltà oltre ad un piccolissimo, minuscolo stimolo ad esplorare e ad esplorarsi…

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